sabato 21 gennaio 2017

12 TAPPA

Ieri sera, assieme all'ungherese ci facciamo una pasta alla carbonara, e come antipasto Quesadillas. Mangiamo verso le 7, dopo arriva in albergue una signora francese, alle otto appare anche l'altra persona che aveva lo zaino li. Credo sia Spagnolo, non parla molto. L'albergue è comodo, purtroppo per i bagni bisogna attraversare una corte e non è il massimo. Alla sera fa freschino. Per fortuna fino alle 7 non mi da fastidio. Resisto fino alle 7.30 poi suona la sveglia e così mi vesto bene e vado a lavarmi la bocca. Ritorno, faccio sù il sacco a pelo, rifaccio lo zaino e sono pronto. Mi bevo un caffè alla macchinetta.  Alle 8 in punto esco dall'albergue, uscire da ÓRBIGO è semplice, c'è solo una strada. Al pueblo successivo è tutto chiuso. Tiro dritto. Anche quello dopo, come il primo, tutto chiuso. Nessun problema. Dopo un paio di tobogán di Terra mi fermo a fare due parole con David, il ragazzo che gestisce la Casa de los Dioses. Dopo l augurio di buena Vita proseguo il cammino. Alle 12 sono seduto ad Astorga a mangiarmi un bel panino di lomo frito con queso. Mi prendo un té, faccio una pausa di una mezz'ora che mi rigenera per completo. Salgo da pueblo bene, dopo circa un'ora c'è Murias de Rechivaldo, i bar sono dall'altra parte della strada, ed è passata meno di un ora dal panino così tiro dritto. Esce un bel sole caldo che scalda abbastanza da farmi togliere la giacca. Poco prima dell e 14 sono seduto su una panchina con vista sulla chiesa di Santa Catalina de Somoza. Piccola pausa per togliere gli scarponi e mangiare pipas de girasoles, semi di girasole tostati e salati. Faccio un po'di pausa. Riparto vedo una signora contromano con lo zaino, la salito e dopo 5 minuti sono in albergue. Me approfitto per una bella doccia calda lavo le cose del giorno e, vista l'ora e la fame ne approfitto per un menù. In questo momento aspetto la zuppa. Speriamo rimanga il sole, si sta davvero bene.

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