giovedì 12 gennaio 2017

1 TAPPA

Oggi esco da Logroño che ancora è buio, sono quasi le otto, nell'albergo dove dormo hanno una caffetteria, chiedo un caffè ed una spremuta d'arancia, la signora gentilmente mi chiede se non voglio un succo di frutta,ha la mano ingessata, le dico di sì. Mentre sto bevendo il caffè mi dice di aspettare un attimo che mi regala qualcosa, esce dalla cucina con una pastina al burro, non le dico di no. Poi le regalo una bambolina che ho portato dal Messico, quasi si mette a piangere. Esperienze di cammino. Parto e quasi mi perdo, mi fermo a fotografare il gioco dell'oca che c'è nel pavimento di logroño, poi mi passano 3 coreani. Scopro che c'è ne sono altri 3 nel parco per uscire da Logroño. Cammino tranquillo, piove ad intermittenza, cammino senza poncho, la giacca fà il suo sporco lavoro e lo fa bene. Le ghette proteggono anche dal vento, che dà tregua. Poco prima di arrivare a Navarrete conosco José Antonio, un ragazzo agricoltore di un paesino vicino a Segovia. Simpatico, ci fermiamo a comprare pane per mangiare un boccone verso le 12. Poi proseguiamo, passo a passo andiamo verso Sotes e Ventosa, luoghi in cui non mettiamo piede, proseguiamo diritti. Capita che ci siano alcuni paesi che ti obbligano a passare ma non necessitando nulla decliniamo l'invito tirando dritto. Cammino solo un buon pezzo, poco prima di entrare a Nájera passo per un Eroski a comprare da mangiare. In albergue arrivo verso le 15, trovo Néstor, poco dopo di me arriva anche José Antonio. Stasera pasta. Il fuso orario per fortuna non mi sta molestando più di tanto. Avevo qualche dubbio, ma tutto bene.

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