mercoledì 20 dicembre 2017

Applicazioni utili

Lista applicazioni utili per realizzare il Camino de Santiago.
Ovviamente NON sono indispensabili, ma possono aiutare e si risparmia peso, oramai quasi tutti hanno uno smartphone.

Camino Pilgrim

Camino de Santiago Pro

Camino de Santigo Eroski

Per il Cammino Di Santiago Francès in inverno meglio sempre appoggiarsi a Questa Lista, veramente utile per sapere cosa si trova aperto e per avere i numeri di telefono relativi agli albergues. Meglio dare un colpo di telefono il giorno prima, in gennaio ho conosciuto ragazzi che si son fatti quasi 50 km perchè era tutto chiuso.

Applicazione Camino de Santiago Eroski

Camino de Santiago Eroski

Un'altra applicazione ben fatta sul Cammino di Santiago.

Possiamo scegliere il cammino, gli albergues o i monumenti che ci interessano.



Lista dei cammini presenti, con distanze totali, giorni per realizzarli e albegues presenti in ogni cammino.


Selezionado il Cammino che ci interessa possiamo vedere la suddivisione delle tappe.Qui non possiamo organizzarle come vogliamo, sono fisse.
Scegliendo la tappa ci riporta alcune info utili. 
Possiamo vedere gli albergues presenti, la distazanza ed una piccola mappa con il dislivello.

 Possiamo osservare, anche una piccola descrizione della tappa con le difficoltà che si incontreranno nel tragitto selezionato, possiamo vedere, anche, dati utili per affrontare la tappa in totale sicurezza.


Notiamo anche brevi informazioni per raggiungere alcune località del cammino, di solito è uno dei dubbi più grandi per ogni pellegrino che si accinge a realizzare il primo cammino.


Conclusioni:

Applicazione facile da "leggere" (anche se solo en español), i dati raccolti sono molto utili, forse una delle guide più facili da capire. Abbastanza intuitiva. Ci riporta in maniera fedele la storia e la descrizione di ogni tappa del cammino, comprensiva di cenni sotrici e dettagli sugli albergue.
Non so il perchè ma non si può tornare indietro all'interno dell'app. Si può solo tornare all'inizio cliccando sulla casetta in alto a sinistra. Scomodo se si vogliono leggere le informazione sui vari albergues, o leggere le tappe che vengono nei prossimi gioeni. Abituandoci a questa strana cosa sicuramente un'applicazione ben realizzata. Come tutte le app, per fare il cammino da novembre a fine febbraio meglio avere anche questa lista,aggiornata quasi tutti i giorni da Begonia.







lunedì 18 dicembre 2017

App: Camino Pilgrim

 Applicazione molto comoda per pianificare il Camino Francès.

Camino Pilgrim

Questa applicazione è veramente molto utile e pratica, usata sul campo aiuta prima e durante il cammino.


Cliccando sul pellegrino possiamo creare il nostro percorso. Le informazioni sono essenziali, giorno, tappa, distanza.
Selezionando una tappa appaiono le località intermedie, con servizi,distanza e altitudine. Info basiche ma molto utili nell'utilizzo giornaliero.

Entrando nelle città possiamo vedere gli albergue con le informazioni basiche, inidirizzo, numero di telefono ed equipaggiamento. Per il cammino in inverno meglio dirigersi a questo link







Il riferiemnto metereologico è per la versione a pagamento (ed è la unica differenza con la versione free.)


Cliccando sul mondo possiamo vedere la mappa completa del Cammino.
La mappa più in dettaglio.


Cliccando un albergue ci mostra dove si trova, Utile magari per farsi un'idea se l'albergue si trova fuori dal paese oppure dentro etc.


Conclusioni:
Davvero molto ben fatta, applicazione che si può sfruttare sul campo, voelndo si possono scaricare la mappe offline per avere il riferiemnto di dove sono gli albergue. Molto consigliata. Unica nota a migliorare si potrebbero integrare i dislivelli ma, anche così, risulta molto efficace. Semplice da usare e molto pratica.  




App Cammino di Santigo pro

Un altra applicazione molto comoda per pianificare il cammino, questa viene anche in Italiano, la versione a pagamento offre numerose informazioni sui cammini.
In regalo viene la guida al cammino del Baztàn, per farsi un idea di com'è e come funziona.
Il cammino Francese e Primitivo, come il Norte sono a pagamento.

Camino di Santiago pro

Possiamo selezione le tappe ed editarle come vogliamo. Davvero una cosa comoda per farle su "misura".
Nella località selezionata possiamo vedere alcune informazioni utili. Osserviamo come arrivare, cosa vedere, la temperatura etc.
Informazioni sugli albergue. Quando sono aperti ( come sempre da fine novembre a fine febbraio meglio affidarsi a questo link






L'applicazione è ben fatta, permette di avere sotto mano molte informazioni utili, non solo sulla pianificazione, ma anche sui monumenti, luoghi di interesse, albergues etc. Offre la possibilità di vedere il profilo altimetrico, di conoscere il meteo, e alcuni cenni storici sul tracciato scelto.Permette di scaricare le mappe sul telefono.
Sincermante non l'ho provata sul campo, ma sembra molto interessante e ben fatta. Il costo non è proibitivo.


sabato 4 febbraio 2017

Pellegrino Fantasma

  Link

Materiali

Alcune considerazioni sui materiali usati per questi 20 giorni di cammino.
Ho usato uno zaino da 25 litri, un lowe alpine ( link ), comodo e sufficentemente spazioso per portare tutto il necessario. Aveva il parapioggia incorporato, ma visto la stagione ho preferito usare anche una sacca stagna da 20 lt che andava a pennello dentro lo zaino. Il peso totale di zaino e sacca é di 1.2 kg.
Gli scarponi, qui ho usato un paio di Montrail Fluid Fusion Outdry (questi ), pagati circa 40 dollari un paio d'anni fa. La membrana che usano é un brevetto italiano che fa concorrenza al piú blasonato goretex. Apparte un paio di ampollas venute piú che altro per le solette interne ( una volta cambiate nessun problema ), davvero comodi e leggeri, piedi sempre asciutti, mai bagnati neache da un paio di giorni di seguito di pioggia. A mio parere, respirano molto meglio del gore, sono abbastanza leggeri e proteggono anche la caviglia. Per le calze, chi mi conosce sa che uso solo calze di lana merinos, fantastiche come sempre.
I pantaloni ho usato un paio di Montura Vertigo, prima serie, usati giá in altri 4 cammini, una garanzia contro il freddo, l'unica cosa é stato ripristinare il trattamento DWR ( contro la pioggia) prima di partire. Un paio di ghette, grazie al consiglio di Davide, aiutano abbastanza quando becchi 6 o 7 ore di pioggia.
Come intimo, una maglietta a maniche lunghe di lana, e sopra, un maglione di lana merino, ottimo per termicitá e non necessita essere lavato tutti i giorni, uno smanicato in sintetico per avere quel plus di calore nelle fredde mattinate delle mesetas, un paio di guanti un berretto ed un buff di lana, proteggono bene e sono super leggeri. Come ultimo strato ho usato una giacca in goretex actve, buona per il vento e per l'acqua in accopiata con il poncho. Come ricambi nello zaino avevo altre 3 calze, una mutanda extra, due magliette in sintetico per dormire e per la sera, un micro pile ed un piumino da usare nelle fresche sere pellegrine. Un paio di sandali per la doccia e per uscire, anche se tutti mi guardavano male perché uscivo senza calzini, ma fa niente.
Come sacco a pelo ho usato un ferrino in piuma, che pesa circa 0.750 grammi, ottimo, anzi, dove c'era il riscaldamento acceso tutta la notte lo dovevo aprire per non sudare. Il peso totale dello zaino é stato di 5.5 kg, comprensivo di set di igene personale, asciugamano, buste di plastica extra, avrei potuto togliere qualche etto, tipo la telecamera, ma infine ho usato tutto quello che mi son portato, quindi va bene cosí.


martedì 31 gennaio 2017

Foto Santiago de Compostela

Chiesa di Santiago de Compostela

Piove sulle antiche pietre che, modellate ad arte, formano la meta del cammino. Sensazione strana, la facciata è tutta in opera, non si vede nulla, gli operai lavorano sotto l'acqua, rumori e grida, colpi di martello e rumore di ferro. Da dentro, tutta la sensazione è amplificata, ogni rumore rimbomba come in una cassa armonica, impossibile anche solo fare una foto al portico della Gloria, le transenne sbarrano l'accesso. Divieti enormi ricordano alle persone di non entrare con la mochila, guardie di sicurezza dentro la cattedrale vigilano orde di turisti. Per un istante chiudi gli occhi, mi immagino la costruzione della chiesa, i rumori, il freddo e la pioggia mi trasportano in un epoca che posso solo immaginare. La sensazione di umidità è molto forte, saluto Tiago da parte di alcuni amici, riesco ad avere un momento libero per abbracciarlo, per salutarlo come si deve. Sulle pietre del colonnato marchi, firme, simboli appartenenti ad un era sempre ben nascosta dallo sguardo ufficiale. Infine, che sia Santiago o Prisciliano non fà molta differenza, la grande differenza la fa la fede di ogni persona che arriva dentro questa chiesa, l'anno appena passato parla di circa tremilioni di genti, venute da ogni dove. Il cammino è solo una piccola parte del flusso. Anche la messa del pellegrino la dicono in una cappella laterale, la navata centrale è in restauro, tra quattro anni cadrà di domenica il venticinque luglio,bisogna preparare l'abito per le grande occasioni. Mi sorprende molto la predica del cura, parla del Pastor Alemán, non dell'ultimo, di come l'amore sia uno strumento di Verità. La messa è breve, poca gente. Poi via tutti, il pavimento è una scacchiera bianconera, sulle pareti la spada di Santiago è dipinta in un rosso acceso, la conchiglia adorna parte delle parete, segni di maestri passati di lì per apprendere e continuare il loro camminano, ne è piena tutta la cattedrale. Molte cose, causa lavori sono inaccessibili, oggi non mi tocca il botafumeiro, si può pagare per vederlo al museo. Incontro un altro paio di pellegrini, alcuni già visti altri no. Per uscire ti fanno passare per la tenda oficial de la iglesia. Son tornati i venditori nel tempio,  magari sarà vicino anche il ritorno del Re?

lunedì 30 gennaio 2017

21 FOTO

21 TAPPA

La sveglia è alle 8. Nessuna intenzione di partire tanto presto neppure oggi. Alle 6 c'è già chi esce, mi chiudo nel sacco a pelo e dormo un altro po'. Al primo rintocco di sveglia mi alzo. Anche oggi piove. L'ungherese è di sotto a fare Colazione, lo saluto,passo al bar aperto. Gli dico che ci vediamo in cammino. Esco e piove, dopo trecento metri mi fermo al bar, cafè cortado,zumo de naranja y tostadas con mermelada y mantequilla. Mangio tranquillo. Il barista mi dice che stanno aspettando l'acqua, è stato un inverno secco e molte riserve si stanno svuotando, sono preoccupati per quello che sarà. Pago e riprendo a camminare. La salita di Pedrouzo è semplice, nulla di impossibile, bisogna solo fare attenzione nell'attraversare la strada per il traffico ,fuori da lì nessun problema. Il cammino è veramente molto bello e suggestivo, pioggia e vento lo rendono mistico ed intimo ad un livello nuovo. Mi fermo a Lavacolla Dove trovo l'ungaro, due chiacchere, mi scrive anche Oriano, un caffè ed un Aquarius de naranja e riparto. Alla webcam  situata nei pressi della TV di Galicia Oriano mi fa uno screenshot, grazie mille grande capo. Riprendo il cammino, passo per Monte do Gozo ed ogni volta mi chiedo se è servito realmente a qualcosa togliere una collina per far spazio ad un mega complesso pellegrino. Comunque, stanno sistemando un po'di cose, sembra ci siano euri disponibili. Entro a Santiago da solo, non so dove sia l'ungherese. Era davanti a me. L'arrivo è sempre interiore, decido di non perdere tempo e vado alla nuova officina del pellegrino, senz'anima, vuota, indifferente, lontana da tutto. La sensazione non è il massimo, ciao ti giusto il tempo di fare le carte, rivedo un paio di pellegrini che saluto. Torno in piazza ma la tecnologia oggi non ci sente, mi si spegne il telefono così decido che la foto dalla web la farò più tardi. Mi fermerò a Santiago de Compostela un paio di giorni, grazie ad un regalo speciale da parte di Cecilia.

Nei prossimi gironi voglio scrivere ancora qualcosa sopra il cammino. 

domenica 29 gennaio 2017

20 FOTO

20 TAPPA

Alle otto suona la sveglia, il pulpo di ieri sera, per fortuna, non rompe. I pimientos de padrón Sono sempre molto buoni. Mangio con l'ungherese e il malagueño, alle nove tutti a dormire. Stamattina alle 8 ed un quarto sono già in cucina per la colazione, ho un yogurt con plátano y dulce de leche, frutta ed una barretta di cereali. L'ungaro ha già mangiato. Partiamo alle nove, piove abbastanza, metto il poncho e lo toglierò solo per entrare in un paio di bar. I km, quando piove, scorrono via veloci, non c'è molto da fare, ne da vedere, saranno alcune ore nell'attesa di icontrare un bar aperto per un tè. Lo troviamo dopo circa 15 km, ad Arzúa. Ci fermiamo e mangiamo un mega panino, un Aquarius ed un tè per scaldarsi. Non fa freddo, ma il sudore che si produce sotto il poncho condensa ed inumidisce i vestiti, per fortuna non ho mai la sensazione di freddo tipica di queste giornate pellegrine. Dopo circa una mezz'ora di sosta ripartiamo, troviamo madre e figlia spagnole che stanno facendo il cammino, ci chiedono dove dormiremo,gli dico che l'idea è tirare fino a Pedrouzo, però vediamo come stiamo, l'ungaro ha un ginocchio che gli dà fastidio. Da parte sto bene, oggi per la prima volta cammino tutto il giorno con qualcuno. Al secondo bar mi prendo un altro te,lui una birra ed una zuppa, paga lui. Bar molto curioso, ci siamo noi e altri tre clienti, un signore, quando scopre che sono Messicano inizia a parlarmi dei Mariachi, e poi canta una canzone, ci fermiamo altri 10 minuti prima di riprendere il cammino. Dopo un pò arriviamo a circa tre km da Pedrouzo, sosta al bar, Aquarius e per lui una birra, invito. Ripartiamo ancora una volta che piove, mancano poco più di 3,5 km all' Albergue. Le parti di cammino sotto gli eucalpti sono favolose, poi l'ultimo pezzettino fatto alle 17 con pioggia e nebbia ha qualcosa di grande e misterioso che ti avvolge e ti abbraccia. Davvero magico. Finalmente arriviamo in Albergue, ci registriamo, faccende pellegrine, approfitto per fare anche il bucato. In Albergue c'è anche José, è partito tre ore prima di noi, troppo presto....Il tempo continua ad essere uggioso e piovoso, ma almeno sono arrivato. Tra un po' vado a mangiare. Aspetto che finisca l'asciugatrice, raccolgo tutto e raggiungo gli Altri al bar. Penso di mangiare  leggero stasera. Per domani danno acqua un'altra volta. Va bene lo stesso.

sabato 28 gennaio 2017

19 FOTO

19 TAPPA

Alle 8 accendono le luci, inizio a preparare le cose, quando scendo in cucina incontro El José de Málaga, guardandomi mi dice che ha fatto il turno di notte, è uscito alle 6 e mezza da Portomarín. Qui arriva verso le 8 ed un quarto. Ci sono anche l'ungherese, l'italiano e la bambina cinese. Stanno mangiando pane, wurstel,formaggio y embutidos. Mi mangio un arancia, un po'di cioccolato e mi bevo una bottiglia d'acqua, dieci per le nove sono in strada. Come sempre non vedo pellegrini, so che qualcuno è avanti, molti sono dietro. La prima pausa la faccio dopo un paio d'ore, tutto ok. Le varianti dei paeselli attraversati oggi sono sempre le solite, tutto chiuso e cani sciolti. Nulla di nuovo. Per fortuna, verso le 12 incontro un bar aperto, entro e ci sono già José ed un Argentino. Stanno mangiando un mega panino, ne prendo uno de lomo y queso, lungo circa 40 CM, a treeuriemezzo. Ne mangio la metà al Bar, l'altra me la porto per più tardi. Mi bevo il caffè del giorno e mi prendo un Aquarius de naranja. Dopo una mezz'ora di sosta riparto assieme a José, abbiamo lo stesso passo, mi parla di cammini,di politica di religione. Facciamo pausa a Palas de Rey e poi, ogni ora,facciamo almeno 10 minuti di pausa.
A Palas mi prendo un té, gli pago la birra, usufruisco di tapas gratis e dei bagni. Per uscire da Palas il cammino zizzaghea senza senso, prendiamo la strada e incontriamo ugualmente le frecce gialle. Piove e smette, ma oggi non metto mai il poncho. Per fortuna non è mai molto forte, telefono e documenti sono al sicuro nelle borse di plastica. I gtex fá il suo lavoro più che bene. A Casanova facciamo sosta all'Albergue municipal, un po' d'acqua, distendere un pò le gambe. L'hospitalera ci dice che ieri non è arrivato nessuno, ma loro devono stare lì fino alle 10, ci dice che non ferma molta gente perché è tutto chiuso, e se la gente non ha comida, è un problema.
Dopo la pausa riprendiamo a camminare,dopo 45 minuti incontriamo un bar che sembra aperto,nel dubbio entriamo, sembra una casa di qualche tempo fa, i signori, fedeli all'epoca che fu vestono ancora uguale, ci chiedono se vogliamo qualcosa, solo birra o bibita, caffè no, la macchina è scollegata, non passa molta gente così non la accendono. Comunque, José mi paga un Aquarius, riprendiamo la marcia ed inizia a piovere un po'più forte, tiriamo fino a Melide. Per me 32 km per lui son 40. Mando un SMS all'ungherese dicendogli che sono in un privato, costa uguale a quello della Xunta ma è tenuto molto meglio, le docce permettono un po' d'intimità, le camere sono nuove, è pulito e caldo. Come surplus c'è pure il WiFi gratis, macchina del caffè, cucina accessoriata, insomma non manca nulla. Quando arriviamo in stanza c'è una coppia spagnola mai vista, dopo circa 40 arriva l'ungherese e dopo poco tutta la banda di ieri, con la bambina cinese, la nonna, l'italiano etc. Saremo abbastanza anche oggi sembra.....

venerdì 27 gennaio 2017

18 FOTO

18 TAPPA

Mi sveglio rigenerato, grazie a chi mi aiuta sempre. Mi preparo in cucina, dopo due minuti arriva anche l'ungherese, si prepara a mangiare. Impacco tutto per bene, oggi lluvia, típico della Galicia mágica. Esco dall'albergue e mi fermo al primo bar per un caffè ed un po' d'acqua. Riparto e metto il poncho. Oggi pioverà quasi tutto il giorno. Per fortuna cammino tranquillo, il raffreddore è quasi scomparso, un vero sollievo. Il cammino in questi paesaggi è veramente molto bello ed introspettivo, cammino tutto il tempo solo, me la prendo leggera, a Ferreiros mi fermo in un bar. Mi prendo un tè, ed un panino per il tragitto, ci sono altri pellegrini. Riparto, per fortuna le temperature sono salite un po'. Verso le 13 mi fermo a mangiarmi El bocadillo de jamón, la metà come sempre. Poco prima delle 14 arrivo a Portomarín, entro in un supermercato per compare qualcosa da mangiare, più avanti non ci sarà nulla. Decisione saggia, da Portomarín sono otto km di pioggia e nulla, 15 minuti prima di arrivare esce un po'di sole. Tolgo il poncho ed entro in albergue. La hospitalera mi chiede se ci sono altri pellegrini, arrivo per primo, ne approfitto per una super doccia, ne approfitto per lavare ed asciugare un po' di cose. Mentre aspetto la Lavatrice mi preparo una zuppa in busta, arriva l'ungherese, ovviamente lo invito a mangiare, non si tira indietro. Gli offro la metà della zuppa, mentre mangiamo arrivano altri pellegrini, tra cui una signora con una bambina di 5 anni. Incredibile. Con loro camminano anche un Italiano ed un Argentino. Ci sono anche un sacco di Koreani. Stasera ci sarà un sacco di gente,le previsioni di incontrare più gente da ste parti erano corrette. L'albergue di Gonzar è veramente molto curato. Doccia ok, le camere anche, la cucina ha qualcosa per cucinare, non c'è nulla di aperto vicino, ma è tipico.

giovedì 26 gennaio 2017

17 FOTO

17 TAPPA

Albergue nella norma, dormo lì da solo. Non arriva nessuno. Alle 19 l'hospitalera mi accende il riscaldamento, mi chiude dentro e se ne va. Domani posso uscire quando voglio. Mi dice di non preoccuparmi. Purtroppo al risveglio un fastidiosissimo raffreddore mi fa prendere in considerazione di alleggerire la tappa di oggi. E pensare che ho dormito proprio bene, era calduccio, non c'era gente, 6 euro ben spesi...
Parto dopo le nove ma camminare oggi mi costa un sacco, fino a San Xil è una salita che, in un altro momento sarebbe stata più semplice. Me la prendo molto molto comoda. Nei paesini a cui mi avvicino è tutto chiuso, ed oggi, essendo in Galicia inizia a piovere. Ahahah, la prendo con filosofia. Cerco di bere più acqua possibile camminando, ho comprato un limone e,il mezzo rimasto me lo mangio così, come fonte di vitamina c, lungo la strada mi mangio anche un panino che mi ero preparato la sera prima,un mandarino e finisco la bottiglietta di Aquarius che avevo. Sto prendendo delle caramelle al propoli ed eucalipto, e sembri aiutino abbastanza. Quando inizio a vedere Sarria mi mancano circa 9 km per arrivarci. Piove e smette, incontro un pellegrino spagnolo, lo saluto e non lo rivedo più. Appena arrivo in paese mi compro subito frutta, acqua e pane. Non credo di uscire molto nel pomeriggio. Anche perché piove e tira aria... Meglio evitare. Entro in albergue e ci sono già dentro 3 ragazzi koreani. L hospitaler@ non c'è, sulla scrivania c'è un biglietto che dice passerà più tardi. Vedremo....
Arriva l'hospitalera, típica signora gallega, scendo per registrarmi, si apre la porta e appare l'ungherese, che bella sorpresa. Mi saluta e mi chiedo come sto, gli spiego più o meno, ce la ridiamo. Si registra anche lui e poi si accomoda. Va al supermercato, intanto attiva anche il signore Australiano, quello che andava come un treno. Saluto anche lui, mi dice se ho dormito a Triacastela, gli dico di sì, nell'albergue de la Xunta. Lui non so dove abbia dormito. Siamo già in sei. Per fortuna sono già apposto con le mie cose Pellegrine, così mi butto un po' a riposare, sperando il raffreddore smetta di rompere,😀